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La fede nunziale: una storia d’amore

30/03/2018 Blog

Il termine “fede“, dal latino “fides“,  fedeltà.  Il concetto di  fedeltà, inizialmente aveva lo scopo di consacrare, con un atto religioso, la fedeltà del cittadino all’ordinamento dello Stato Romano. Sempre in epoca romana si distinse l’anello di fidanzamento detto ANULUS PRONUBUS , che serviva a sugellare la promessa di matrimonio, dall’anello nunziale, detto invece vinculum, fatto di ferro, raramente d’oro e d’argento, inizialmente veniva indossato solo dai maschi, ma ben presto venne esteso anche alle donne.

 L’oro era simbolo di eternità. Secondo una tradizione medievale era la futura sposa che dopo aver intrecciato un suo capello e quello dello sposo all’anulus lo teneva per nove giorni sul cuore per scambiarlo poi con il marito nel giorno delle nozze. Sarà solo nel tardo Medioevo che si affermerà la tradizione dello scambio delle fedi con la cerimonia del matrimonio, fedi da tenere poi per tutta la vita al dito, mentre la pratica di incidere i nomi degli sposi all’interno della fede  risalirebbe al 1700.

La fede viene messa al dito anulare sinistro ( tranne che in Europa centro- orientale, in Spagna, Catalogna esclusa e nei paesi di religione protestante ), perché un’antica credenza , che risalirebbe agli egizi, vuole che proprio da lì passi una piccola arteria che risale al braccio e arriva dritta al cuore. In realtà la fede si porta sull’anulare sinistro per ragioni anche pratiche: l’ anulare è il dito più debole della mano e perciò meno utilizzato. La simbologia del cerchio (da anulus deriva anche anulare) della fede nunziale rinvia alle cerimonie di nozze pagane, durante le quali si usava tracciare un cerchio sulla terra attorno agli sposi come segno di buon augurio.

Oggi le fedi sono senza dubbio l’oggetto più prezioso e importante delle nozze, tant’è che nei reportage di nozze vengono immortalate più volte accanto ad altri particolari come il bouquet della sposa, vicino all’abito, dentro le scarpe o accanto alle partecipazioni del matrimonio. Attorno alle fedi ruota un altro oggetto essenziale, piccolo ma di grande importanza, perché conserva e porta gli anelli degli sposi fino all’altare: il cuscino porta fedi. Nei matrimoni è personalizzato cioè rispecchia quel fil rouge indispensabile, quindi a seconda dello stile delle nozze, così viene creato, in base cioè ai differenti temi che si utilizzano come leit motiv anche se oggi il cuscino porta fedi si trasforma e diventa qualsiasi cosa! E’ difatti possibile utilizzare oggetti di ogni tipo, l’unico accorgimento è appunto che siano in linea con il mood del matrimonio.

Alcuni esempi? Se immaginiamo un matrimonio rustico , il cui tema sarà la natura e il contatto con essa, potremmo optare per una piccola cesta con fiori di campo sui quali adagiare gli anelli; oppure utilizzare un tronchetto dove incidere le iniziali e poggiare le fedi. Per un matrimonio vintage un’idea perfetta sarebbe quella di utilizzare un libro antico; per il tema marino ho utilizzato un rametto con manzanite bianca con due stelle marine e le fedi legate ad un nastrino; per un rito civile tema Napul’è le fedi nunziali erano semplicemente appoggiate sul cadeaux dipinto a mano che raffigurava il golfo di Napoli;  conchiglia , sabbia e due cordoncini in bianco e blu per un altro matrimonio marino celebrato in spiaggia. Il preferito dalle spose resta sempre il classico cuscino di fiori , gli stessi che circonderanno gli sposi durante il  giorno più bello della loro vita.

Le idee sono infinite….Vi raccomando non dimenticate che il galateo non prevede obblighi particolari in merito alla scelta delle fedi, se non che siano pagate dallo sposo.